venerdì 22 aprile 2016

CELEBRAZIONI NEL COMUNE DI SAN MINIATO 25 APRILE 2016

Di seguito è proposto il comunicato stampa del Comune di San Miniato inerente le iniziative in programma il prossimo 25 aprile 2016:

Tra le novità una lapide a Roffia e l’intitolazione della piazza di San Miniato Basso a Giulio Scali

Intenso il programma per le celebrazioni del 71esimo anniversario della Liberazione organizzato dal Comune di San Miniato. Lunedì 25 aprile alle 9 il ritrovo è in via Isola ci sarà la deposizione della corona alla lapide in memoria di Mario Lecci; alle 9.30 l’appuntamento è a Ponte a Elsa per rendere omaggio alla lapide in memoria dei caduti della Prima e Seconda guerra mondiale in Piazzale degli alberi. Alle 10 un corteo si sposterà da Piazza della Repubblica fino a Piazza del Duomo per la commemorazione al monumento ai caduti di San Miniato. Una delle novità della cerimonia 2016 riguarda San Miniato Basso: dopo la deposizione della corona alla lapide in memoria dei caduti all'esterno della chiesa dei Santi Martino e Stefano, il corteo sfilerà per le strade della frazione fino alla piazza antistante la Casa Culturale che, nell'occasione, sarà intitolata a Giulio Scali, partigiano di San Miniato Basso. Ad accompagnare la cerimonia saranno le musiche della Filarmonica “G. Verdi” di San Miniato.
L’altra novità di quest’anno riguarda un’ulteriore deposizione della corona alla lapide di Roffia in via San Michele (di fronte al nido d’infanzia La Chiocciola), prevista per le ore 16.
Il programma di questa giornata è davvero intenso ed importante – spiega il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini -. In accordo con la consulta di San Miniato Basso, abbiamo voluto che l’intitolazione della piazza a Giulio Scali cadesse proprio in questa giornata per rendere il giusto tributo ad una figura che tanto ha contribuito alla Libertà e alla Liberazione di San Miniato. Per la prima volta faremo una celebrazione anche nel pomeriggio alla nuova lapide in memoria dei caduti installata a Roffia, ulteriore segnale dell’attenzione e della dedizione che l’amministrazione ha verso la nostra storia, perché le libertà di cui godiamo oggi, e quelle acquisite con il semplice diritto di nascita da parte dei nostri figli, sono state pagate a caro prezzo, anche con la vita, da chi ci ha preceduto”.




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