sabato 26 ottobre 2013

APSM-ADIA-03D-001 STATUA ETRUSCA ACEFALA

APSM-ADIA-03D-001
STATUA FEMMINILE ACEFALA – FONTEVIVO MONTAPPIO


SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Statua femminile acefala
Epoca: Etrusca, Periodo Ellenistico (III sec. a.C.)
Rinvenimento: 1891
Località: Fontevivo - Montappio
Collocazione: Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Villa di Castello)
Id: APSM-ADIA-03D-001

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DESCRIZIONE SINTETICA
La statua, riconducibile al III secolo a.C. (Periodo Ellenistico), fu rinvenuta nei pressi della località Fontevivo e dal 1891 è conservata nell'ambito del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
La statua, delle dimensioni di 103 cm di altezza per una larghezze di 33 cm alla base, è realizzata in marmo “italico”, probabilmente Apuano. Rappresenta una figura femminile, di cui è andata perduta la testa. Sul corpo indossa una lunga tunica, fermata in vita, che prende il nome di “chitone”. Nella parte superiore, il mantello doveva avvolgere la testa e la parte del corpo stesso, ma non il petto. Il braccio destro, aderente al busto, termina con la mano che trattiene l'abito. Il braccio sinistro, anch'esso aderente col resto del corpo, termina con la mano che stringe quella che è stata riconosciuta come una melagrana. Sulla parte alta del busto, all'attacco con il collo, si riconoscono una collana a pendenti e alcune ciocche di capelli. Sul braccio destro si riconosce un altro elemento decorativo, simile ad un braccialetto alto o ad una “armilla”. Dalla lunga tunica, spuntano i piedi, sistemati con appositi calzari.
Per le sue caratteristiche stilistiche ed estetiche, la statua è stata accostata ad altre similari, come l'esemplare rivenuto a San Martino alla Palma (Scandicci).


Statua acefala di età etrusca rinvenuta
in Loc. Fontevivo, Comune di San Miniato
Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Utilizzo ai sensi dell'art. 70 c. 1-bis
Legge 22 aprile 1941, n. 633

BIBLIOGRAFIA
- L. A. Milani, Il museo archeologico di Firenze, Firenze, 1912, p. 162.
- N. Nieri, Aggiunte al foglio I05 della Carta Archeologica d'Italia, in «Studi Etruschi», Istituto di Studi Etruschi ed Italici, Firenze, 1930, vol. IV, p. 344.
- A. De Agostino, San Miniato. Scoperta di una necropoli etrusca in località “Fonte Vivo”, in «Notizie degli scavi di antichità», Atti della Regia Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 1935, vol. XI, serie VI, fasc. 1-3, p. 33.
- A. De Agostino, Statue e statuette femminili con l'attributo della melograna, in «Studi Etruschi», Istituto di Studi Etruschi ed Italici, Firenze, 1936, vol. X, pp. 93-94, tav. XXXI.
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- G. Ciampoltrini, L'insediamento tra Era e Elsa dall'età dei metalli alla tarda antichità, in Le Colline di San MIniato (Pisa). La natura e la storia, Supplemento n. 1 ai Quaderni del Museo di Storia Naturale di Livorno, n. 14, 1995, pp. 60-61, 69.
- G. Ciampoltrini, Il museo archeologico di San Miniato. L'antica collezione comunale, Sistema Museale di San Miniato, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 2008, pp. 21-22.
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- G. Ciampoltrini, Un crocevia degli itinerari dell'Etruria Settentrionale: l'area di San genesio nel sistema degli insediamenti del Valdarno Inferiore fra VI e II secolo a.C., in F. Cantini e F. Salvestrini (a cura di), Vico Wallari – San Genesio. Ricerca storica e indagini archeologiche su una comunità del medio Valdarno Inferiore fra Alto e Pieno Medioevo, Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo di San Miniato, Firenze University Press, Firenze, 2010, p. 18.


 


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