lunedì 2 settembre 2013

S. MINIATO NELLA NUOVA CRONICA DI GIOVANNI VILLANI 35/39


La prima parte delle Historie universali de' suoi tempi
di Giovan Villani Cittadino Fiorentino, Venezia, 1559

35 [anno 1342] LIBRO XII. CAPITOLO IX.
D’una compagna di gente d’arme che feciono i soldati de’ Pisani.

«Come fu fatta la pace dal duca d’Atene e Pisani, come dicemmo adietro, quasi tutti i soldati ch’erano co’ Pisani, intorno di MD. Tedeschi a cavallo e più di duemila pedoni di masnade Ghibellini, si partirono di Pisa e feciono una compagna con alcuno piccolo soldo de’ Pisani per levarglisi d’adosso, e fare far danno a’ loro vicini. Vennero per quello di San Miniato, e di San Gimignano, e Colle sanza fare danno alcuno, né toccaro di nostro contado, perch’erano alla signoria del duca; il borgo di Staggia guastarono, e poi stettono più dì a fonte Beccia, tanto che’ Sanesi si ricomperarono IV.m. fiorini d’oro; e però non lasciarono di rubare e ardere più loro villate di Valdambra, e simile feciono in Valdichiane sopra quello di Perugia; e dissesi che cciò fu ordine del duca d’Atene co’ Pisani; e cche vi misse danari per fare danno a’ Sanesi e Perugini, però ch’avieno rifiutata sua signoria e compagnia, e voleano vivere liberi e franchi. E poi cresciuta la detta compagnia, valicaro in Romagna e sopra a Rimino per fare vergogna a messer Malatesta stato nostro capitano di guerra, e feciono danno assai; poi si distribuì e partì a soldo di signori e Comuni tra in Romagna e in Lombardia, e venne meno la detta compagna.»

Croniche di Giovanni, Matteo e Filippo Villani secondo le migliori stampe e corredate di note filologiche e storiche, Vol. I, Trieste, 1857, pp. 449-450.

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